Sogno n. 1: una bambina mi tira i capelli
Condividi: Ciao Kaya , ho appena guardato il seminario web sull'Interpretazione dei Sogni, Segni e Simboli del 1 maggio 2017, in seguito ad un sogno che ho fatto e che mi ha davvero sconvolto fisicamente, come una sorta di disagio al risveglio accompagnato da dolore .
Quindi ho cercato di imparare cose per esplorare questo sogno e il tuo video era ricco di informazioni e anche sorprendente. Per quanto riguarda il "sognatore", direi che ho piuttosto la vita che chiedo di condurre nel complesso, che mi rende più felice che infelice, ho progetti a breve termine, un ambiente piuttosto piacevole proprio come l'ambiente, un lavoro in cui non mi annoio; eppure ho questo irrefrenabile bisogno di imparare le cose come se stessi cercando di svelare un segreto, che mi porta a prendermi del tempo per pensare ogni volta che posso e ad analizzare ciò che mi circonda, ciò che sta accadendo, ciò che sento... Per svelare il mio segreto ? E chissà, metti tutto in discussione, perché questa sensazione di incompletezza forse significa che ho una visione errata... Ho una sensazione di dualità, che non riesco a determinare se sia naturale o problematica.
Penso di aver capito che possiamo associare uno stato positivo quando siamo nel momento presente, ma ci vuole molto lavoro e un grande sforzo per rimanerci permanentemente. Recentemente (2 anni), ho deciso di provare a incontrare il mio inconscio. Per me i sogni sono il nostro inconscio che si esprime, il nostro vero “io” (è vero?). Quindi ti racconterò questo sogno che ho fatto oggi e tu mi risponderai se avrai tempo e voglia :)
Sogno: sogno una ragazzina birichina, fastidiosa e davvero cattiva che continua a tirarmi i capelli. Mi fa davvero male, comincio a tirarle indietro i capelli così forte che alla fine si ferma e si calma. Mi dà fastidio, ma non la odio neanche io.
La bambina è venuta a trascorrere le vacanze dalla mia nonna materna (con la quale non parlo da molto tempo), ed è venuta senza valigia, quindi senza vestiti, niente. Mia nonna si lamenta che la piccola non ha nulla, allora le chiedo quali vestiti le mancano perché ho l'idea di regalarle dei miei vestiti, ma nessuno mi risponde. Ci sono molte altre donne nella stanza ma nessuna si preoccupa di rispondere e continuano a parlare. Li osservo, non intendo insistere.
Poi il mio sguardo è attratto dal mio grosso cane. Alza la zampa al centro della stanza e inizia a urinare sulle piastrelle mentre mi guarda. Non ho rabbia per quello che ha appena fatto, ma chiedo scusa a mia nonna. Eppure è lei che pulisce.
E poi il cane ricomincia a urinare allo stesso modo. La mia reazione è la stessa, senza rabbia, ma questa volta finisco per chiedere a mia nonna: "Hai usato la candeggina per pulire?" Lei mi dice di sì, io allora dico che è normalissimo se ha urinato, è a causa della candeggina, perché il mio cane non lo fa mai in casa. Questa volta vado sul posto e vedo un grande fazzoletto rosso su cui il mio cane ha fatto la pipì. Lo prendo e gocciola.
Inoltre nel mio sogno un filo traccia un percorso intricato tra tutti i miei denti e, per qualche ragione che non so, all'improvviso comincia a districarsi con difficoltà ma molto velocemente e poi sempre più velocemente. La sensazione è sgradevole, quasi dolorosa e il rumore è infernale.
Nel mio sogno, vedo la scena dall'interno della mia bocca come se fossi i denti o il filo, o entrambi. Inoltre nel mio sogno, una sensazione di pericolo che non identifico ma sento il desiderio di sfuggirgli.
Un uomo mi guida, sembra essere dalla mia parte, non riesco a vedere il suo volto. Arrivo davanti ad una staccionata e senza che lui dica nulla vedo una pozza di liquido verde denso, lucente, quasi magico. È molto attraente e rassicurante, ma soprattutto mi mette visibilmente molta gioia perché le dico con un sorriso “Oh, il materiale lo hai messo proprio qui”.
D'istinto scivolo sotto la recinzione nella pozzanghera, senza stress e con facilità, poi sono dall'altra parte. Prima di oltrepassare il recinto vidi un uomo che camminava dietro il recinto, vestito di nero, pistola in mano, canna abbassata, e questo non mi preoccupò affatto. L'uomo è ancora lì, io ormai sono dalla sua stessa parte, mi è vicino, non parla, continua a non preoccuparmi ed emana una forza tranquilla per nulla aggressiva nonostante sia armato.