Sogno n.1: i 3 suicidi
Sogno: sono in escursione con un gruppo di persone (che in realtà non conosco), è per visitare posti nuovi. Siamo su una barca.
Il capitano attracca in mezzo alla foce di un piccolo fiume per farci scendere nei pressi del villaggio che visiteremo. Ad un certo punto ci troviamo come in una grande grotta di questo villaggio. Prendo il cellulare dallo zaino per scattare una foto di gruppo insieme davanti ad una parete di roccia. Ma non sono sicuro che la foto sia bella e vorrei farne un'altra ma nel frattempo si sono spostati ed è rimasta solo una persona, quindi rinuncio.
Cambio di scena. È come se l'"io" non fossi io. Sto osservando fuori dal palco. Sono su un treno che va molto veloce. Sono riuscito a convincere una persona (penso fosse un giovane) a non suicidarsi. Insieme vediamo (attraverso il soffitto trasparente) sul tetto del treno un'altra persona pronta a suicidarsi in attesa.
Mi ritrovo sulla banchina tra i vagoni e una giovane donna vuole buttarsi tra le ruote del treno. Ma il treno frena e lei non può farlo. Questo la cura da questa intenzione suicida. Dico all'uomo (lo stesso che ho convinto a non suicidarsi) che ora dobbiamo prenderci cura della persona sul tetto. Esita, gli chiedo se pensa che se le prestiamo attenzione lei farà dei capricci e lui dice di sì.
Vedo da fuori che questa persona ha toccato i fili elettrici del treno ed è rimasta fulminata... È orribile...
Sogno n. 2: Il mostro di pietra
Sogno: sono in un castello in rovina con mia figlia. È scuro. In una grande stanza, un intenso spirito femminile si materializza in un mostro di pietra. Ho paura.
Corriamo sottoterra così non ci raggiunge. Ci fermiamo perché il passaggio è più piccolo. Ho delle cose nello zaino che è aperto; acqua, forbici, nastro adesivo, giacca. Sto mettendo le cose in ordine per essere più leggero.
Prendiamo il piccolo passaggio. Arriviamo fuori. È notte. C'è uno stand. Le ragazze servono un ragazzo non molto simpatico ma si fanno valere. Dico agli altri di restare di nuovo nascosti. Voglio attraversare il cortile senza essere sorpreso dalle guardie per trovare un'uscita attraverso la porta. C'è un nano grigio alla mia sinistra. Non mi fido di lui perché lo dirà alla regina.
Corro come se stessi facendo jogging. Una guardia africana mi segue. Faccio finta di niente. Ha bisogni istintivi e mi guarda il sedere. Gli dico di lasciarmi e di andare verso questa foresta per trovare una via d'uscita.