Sogno n. 1: flusso dal mio petto
Sogno: Sono a casa mia (non nella mia casa di cemento) e in una città che sento essere in un altro paese. C'è un gruppo di donne sedute con mia madre. Vado a fare una passeggiata con la mia amica Laura.
Condividi: Laura è una mia amica di scuola. Ho rotto con lei 25 anni fa. Mi ha sempre fatto sentire inferiore, umiliandomi e prendendomi in giro. Era perché ero diversa da questo gruppo di amiche, che non mi sentivo attratta dal modo in cui socializzavano, avevano relazioni, bevevano, fumavano, andavano in discoteca.
Ho sempre pensato di non appartenere a loro e di non dover unirmi a loro a causa della pressione sociale. Un giorno ho deciso di allontanarmi da questa dualità e lasciare lei e poche altre donne in amicizia.
Nel sogno camminavamo a breve distanza da casa. Lei mi guarda e dice: "Come mai hai delle secrezioni dal petto?" Guardo i miei vestiti e vedo che il mio maglione è Bagnato. Indosso una camicia bianca e un sottile maglione rosa tenue. Mi giro per tornare a casa ed esaminarmi.
Torno a casa e mi tolgo i vestiti. La secrezione proviene dal seno sinistro. Tengo il seno con la mano destra e lo stringo delicatamente. Vedo una secrezione bianca molto densa che esce dal capezzolo. Aveva un diametro di circa mezzo centimetro. E dopo che è uscito, ho visto un buco nel mio capezzolo più o meno dello stesso diametro.
Il buco era così grande che potevo guardare dentro il mio seno. Guardo nel buco. Vedo una cavità vuota e c'era luce all'interno così potevo guardare in profondità. Era come guardare in uno spazio vuoto molto profondo.
Poi vedo che sto visitando un edificio ospedaliero. Cammino per tutti i piani dell'edificio osservando tutta l'attività che si svolge e tutte le persone, i medici, le donne. Vedo una donna che si prepara per due mammografie. Ha un seno grande ed è in piedi davanti alla macchina per la mammografia. Osservo tutto in ospedale mentre vado in giro e mi interiorizzo.
Vado a casa. Cerco un'amica di famiglia nel gruppo di donne presenti per parlare con lei (non è una persona che conosco nella vita reale). La vedo partire e vado con lei. Camminiamo verso uno spazio aperto lì vicino. Le parlo del flusso del mio ultimo seno. Le dico che non ho paura di morire se ciò significa che posso morire. Le dico di non dirlo a mia madre perché si preoccuperebbe per me.
Torniamo a casa. Lei saluta e torna a casa. Anch'io vado a casa. Sono interiorizzato, silenzioso e penso alla mia prossima linea di condotta, alla mia prossima decisione. Vado a casa e guardo mia madre.